Ortodonzia Pre-Chirurgica

Negli ultimi anni il numero di pazienti adulti che richiedono un trattamento ortodontico-chirurgico è sicuramente aumentato. L’aspetto facciale è importante non solo per il ruolo che ha sull’attrazione verso gli altri, ma anche sulla valutazione di sé stesso, influenzando così il livello di autostima. Numerosi studi hanno dimostrato come l’estetica facciale abbia influenza sulla salute mentale e sul comportamento sociale con importanti implicazioni sulla carriera e sulla scelta di un partner, influenzando quindi la qualità della vita.

In presenza di gravi discrepanze scheletriche in pazienti a fine crescita, quindi, il trattamento ortodontico-chirurgico rappresenta l’unico modo di raggiungere quelli che sono considerati i classici obiettivi del trattamento ortodontico:

  • Una buona estetica dentale
  • Una buona estetica facciale
  • Un’occlusione funzionale
  • La stabilità dei risultati
  • Una buona salute professionale
  • Il rispetto della funzionalità dell’ATM
  • e non ultimo, il rispetto dei desideri del paziente.

Il raggiungimento di una buona intercuspidazione durante l’atto chirurgico migliora la stabilità iniziale delle basi ossee e fornisce una buona stabilità finale, essenziale per il controllo della possibile recidiva postchirurgica. Una buona preparazione ortodontica prechirurgica rende possibile l’intervento previsto permettendo una maggiore qualità del risultato e diminuendo la durata della terapia ortodontica postchirurgica.

L’avvento delle tecniche di fissazione rigida interna, oltre ad aumentare la stabilità dell’intervento permette di applicare delle forze ortodontiche poche settimane dopo la chirurgia

L’apparecchiatura ortodontica nei pazienti chirurgici ha lo scopo non solo di permettere spostamenti dentali per una buona preparazione alla chirurgia, ma anche quella di stabilizzare l’occlusione durante la seduta chirurgica e durante la fissazione intermascellare

Trattandosi di pazienti adulti spesso assistiamo alla richiesta di utilizzare apparecchiature estetiche o linguali.

Casi Clinici